La notizia giunta alle 21 italiane, mentre a Boston erano le prime ore del pomeriggio e si respirava un clima di Pace, perché era un giorno di festa per la Maratona che si stava svolgendo in città. Poi d'un tratto due esplosioni in prossimità del traguardo, una terza bomba inesplosa vicino alla Biblioteca John Fitzgerald Kennedy. Quattro morti, centinaia di feriti e tanta paura, con la mente che subito si è proiettata all'11 settembre 2001, quando gli Stati Uniti furono colpiti da uno dei più grave attentanto della storia degli Stati Uniti e del mondo. Sono stati tempestivi gli interventi dei soccorsi e si è evitato forse un bilancio molto più drammatico. Ancora non sappiamo quale sia il movente di questo tragico evento, ma quello che più ci colpisce è il perché fosse avvenuto proprio a Boston e perchè ora che gli si risperiva tutto sommato un relativo periodo di quiete e di Pace. Il pensiero si è subito rivolto al movente terroristico, ma non si hanno dati certi e non possiamo certo trarre considerazioni affrettate. Inoltre tra le tante supposizioni fatte, c'è chi sostiene che fosse stata una rivendicazione di un gruppo neorazzista di bianchi americani, o chi sostiene che questo drammatico attentato, sia un rivendicazione della strage che alcuni mesi fa è avvenuta proprio in una scuola di Boston, e la storica Maratona, proprio quest'anno ha voluto dedicare un miglio del percorso proprio alle vittime di quell'orribile strage.
Da oggi in poi, non sappiamo quali saranno gli sviluppi di questa vicenda, certo è che la paura è tanta è tanta e comprensibile. Le maggiori città americane sono in stato di allerta, e l'onda d'urto è giunta anche in Europa e tutte le Nazioni, si stanno attrezzando per avviare maggiori controlli e garantire che non vi siamo disagi. Nelle ore successive al dramma, la città di Boston è stata praticamente "isolata", niente metropolitane, niente mezzi pubblici,niente voli aerei in entrata e in un uscita, per evitare che i presunti attentantori possono essere fermati il prima possibile, evitando che possano ancora attaccare.
Poche ore dopo l'attentato, è intervenuto in diretta con la Nazione il presidente americano Barack Obama che ha spiegato quanto fosse stato grave questo attentato, ma cercando, per quanto possibile, di rassicurare la cittadinanza di Boston e degli Stati Uniti, invitando alla calma, ma allo stesso tempo, alla massima attenzione. Obama, ha proseguito dicendo, che il governo si impegna e verificare tutte le ipotesi del caso, cercando di analizzare a fondo la situazione, per capire le misure da adottare. Ora, considerando il fatto che Obama all'inizio del suo primo mandato, fu insignito del Premio Nobel per la Pace, spero vivamente che non prenda decisioni affrettate e che non avvii processi di guerra inspiegabili, e che risolva la questione nella maniera più diplomatica e pacifica possibile. E' ben vero che la situazione è piuttosto delicata, specialmente dopo le terribili minacce atomiche di qualche giorno fa da parte della Corea del Nord, ma credo che non può essere collegato tutto questo ad incomprensibili manovre politiche per scatenare ingiuste guerre. Quello che spero è che venga considerato il tutto con delicatezza e che possa essere affrontato rispettando i valori democratici di Pace, Rispetto e Uguaglianza.
Infine, ma non per importanza, il mio ultimo pensiero, va alle vittime innocenti di questo attentanto, sperando che il bilancio non sia ancora peggiore, dando il mio più deciso cordoglio a coloro che, in un giorno di festa e di Pace, si sono trovati ingiustamente immersi in questo profondo dolore. Il mio pensiero va a loro, affinchè venga rispettata la loro dignità e che venga rispettata e condivisa la Pace.
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