Sempre e solo contro ogni guerra sempre ingiusta, voglio proporvi due poesie contro la guerra del grande Bertold Brecht:
La guerra che verrà non è la prima.
Prima ci sono state altre guerre.
Alla fine dell’ultima C’erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente Faceva la fame.
Fra i vincitori Faceva la fame la povera gente egualmente.
Bertold Brecht
Generale, il tuo carro armatoè una macchina potente,
Spiana un bosco e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto: ha bisogno di un carrista.
Generale, il tuo bombardiere è potente,
Vola più rapido d’una tempesta e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto: ha bisogno di un meccanico.
Generale, l’uomo fa di tutto. Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto: può pensare.
Bertold Brecht
Queste due poesie hanno suscitato in me grandi emozioni quando le ho lette per la prima volta, spero che anche per voi, possano suscitare forti emozioni.
Lasciatevi trasportare da queste parole e facciamo che la pace possa diventare un giorno realtà e non più utopia.
"...Vorrei costruire la pace con la forza dei nostri pensieri, applicandoli concretamente, senza la forza delle armi." (Daniele Pastore)
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lunedì 20 luglio 2009
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