Post di Pace...

lunedì 24 dicembre 2012

Natale di Pace a TUTTI...

Cari lettori, oggi è la vigilia di Natale e per le strade d'Italia, la crisi tanto annunciata non sembra esserci di fronte alla tecnologia per smartphone e iphone e altro, continuando a non importarsi di chi ha veramente bisogno.
Noi, dissociandosci da questo assurdo meccanismo di pietismo ingiustificato quando non c'è bisogno, continuiamo per la nostra strada e continuiamo a perseguire la Pace i suoi valori sempre e non solo quando ci fa comodo.
Con questo posso auguriamo a TUTTI un Natale di Pae, con la speranza che anche i fratelli, ingiustamente vittime di guerra, possano sempre tener viva la speranza di trovare la Pace. Noi vi diamo appuntamento al 27 dicembre e vi auguriamo:
BUON NATALE DI PACE A TUTTI!!!!

giovedì 20 dicembre 2012

Un silenzio che non lascia sperare...

Ebbene, sono passati quasi due mesi da quando è stato dato l'annuncio dell'attesa, quanto spettacolare, tregua annunciata da tutto il mondo tra Palestina ed Israele, eppure la situazione sembra non essere del tutto cambiata.
Infatti abbiamo assistito ad uno spettacolare congresso nel quale era stata annunciata la tregua, ma nei giorni successivi, Nethanyau, capo di Stato israeliano ha annunciato nuovi insediamenti in Gerusalemme, e queste sembra aver scatenato le ire dei palestinesi e non solo. 
Infatti in questi giorni è intervuto il Segretario Generale dell'Onu Ban Kii Mon che ha chiesto ad Israele di rinunciare ai nuovi insediamenti. 
Cosa succederà non lo sappiamo, ma il silenzio della Striscia di Gaza, non ci fa ben sperare perchè forse si nasconde qualcosa di grande, ma non vogliamo essere del tutto pessimisti, e abbiamo piena consapevolezza che il processo di Pace può essere avviato davvero, magari non subito ma un giorno potrà determinarsi un concreto processo di pacificazione tra questi due popoli in conflitto ormai da troppi anni.

Libri di Pace...Questo giovedì c'è Il mago del vento di Vauro Senesi

Cari lettori, eccoci al nostro consueto appuntamento del giovedì nel quale vi regaliamo un piccolo consiglio letterario, come sempre dedicato al Pace, al quale certo non potete rinunciare se non lo avete già fatto.
Il libro di questa settimana è "Il mago del vento" di Vauro Senesi, che ci racconta una bellissima storia in terra di Afghanistan, dove spesso ha trascorso lunghi periodi accanto al suo amico Gino Strada, collaborando dunque alle missioni di Pace che Emergency sostiene da anni, per dare un aiuto alle vittime di guerra, che nonostante il silenzio degli ultimi mesi, continuano ad essere molte.
Vauro in questi periodi di permanenza ha disegnato numerose vignette, ma ha anche scritto tre libri. Infatti oltre a "Il mago del vento", ha scritto anche "Kualid che non riusciva a sognare" e "La scatola dei calzini perduti", che nei prossimi mesi vi dedicheremo.
Oggi abbiamo scelto "Il mago del vento", la storia di...Non vi sveliamo altro, per leggere la sinossi andate come sempre nella pagina Libri Di Pace.
Buona lettura!!!

mercoledì 19 dicembre 2012

Il Mercoledì è Aforismi di Pace...

Cari lettori, oggi è come di consueto Aforismi di Pace che come ogni Mercoledì aggiorniamo per rendervi un pensiero di pace che grandi uomini e donne hanno dedicato alla pace. L'Aforisma di oggi è di Malcom X che ha lottato per i diritti umani dei neri che fino a metà degli anni 80 venivamo tormentati negli Stati Uniti. Per leggere l'Aforisma di Pace basta che andate nella Pagina Aforismi di Pace.

martedì 18 dicembre 2012

Un post per tutti voi per dirvi GRAZIE...

Cari lettori abbiamo raggiunto i 9710 Visitatori e tutto grazie a voi che ci avete dato fiducia e ci apprezzate ogni giorno. Mancano 290 Visitatori e raggiungiamo la soglia dei 10 Mila, un piccolo traguardo, che però ci rende felici e ci invita a pubblicare per voi nuovi Post con maggiore entusiasmo. Quindi questo Post, il 178 è dedicato a voi lettori, per dirvi GRAZIE. 
Un GRAZIE  di Pace che lascia accesa la speranza che ogni giorno possiamo sostenere e condividere il messaggio di Pace e tenere in considerazione che la Pace NON è utopia.
GRAZIE!!!

Novità di Pace...visibili ed invisibili, ma vi agevoliamo e vi sveliamo i segreti...

Cari lettori, ogni giorno continuate a seguirci con tanto entusiasmo, e noi con lo stesso entusiasmo vi regaliamo, tante piccole novità che potete vedere con i vostri occhi, altre che non sono del tutto visibili, ma che ci rendono e vi rendono più accessibile il blog e più facile da seguire e capire. La novità di oggi è sottile e non  del tutto evidente, ma ve la sveliamo per rendervi felici. Oggi la novità è quella che noi vogliamo chiamare Didascalia di Pace. Infatti abbiamo inserito sotto le foto della pagina Foto di Pace, una didascalia che descriverà le foto che ogni Martedì pubblicheremo e nella quale inseriremo anche le nostre impressioni e le nostre considerazioni. 
Buona lettura e grazie a tutti.

Martedì è Foto di Pace

Buongiorno cari lettori, come ogni martedì ecco per voi una nuova Foto di Pace. Questa settimana vi regaliamo un affresco che l'artista francese Annie Riolacci ha dedicato alla Pace. Nel dipinto sono raffigurati alcuni uomini e donne che hanno avuto il coraggio, la forza e la determinazione di dedicarsi e difendere la Pace e sostenere il messaggio di Non Violenza. Non vi sveliamo altro, per scoprire chi sono questi personaggi, vi rimandiamo alla foto e avrete il piacere di scoprirli.

giovedì 13 dicembre 2012

Libri di Pace...Per questo mi chiamo Giovanni. Un pensiero per Giovanni Falcone

Cari lettori, eccoci come di consueto con il nostro giovedì dedicato ai consigli letterari xche, come sempre troverete in Libri di Pace. Il libro che vi consigliamo oggi è Per questo mi chiamo Giovanni, un libro di Giovanni Garlando edito dalla Fabbri Editore nel 2004 che sino ad oggi ha riscosso un grande successo e che ad oggi è adottato in molte scuole d'Italia. Voi chiederete perchè?
Il libro è la storia di un bambino di Palermo che intraprende un viaggio con suo papà attraverso i luoghi della sua città, per scoprire l'origine del suo nome. Il libro è un chiaro messaggio di Pace e soprattutto un ricordo a Giovanni Falcone, che lottando contro la Mafia, facendo il suo lavoro di magistrato, ha in qualche modo diffuso il messaggio di Pace, in cui tutti confidiamo.
Ringrazio ancora una volta mio fratello di 11 anni, così come è successo con Una bottiglia nel mare di Gaza, che mi ha dato la possibilità di poter leggere e scoprire libri per bambini che forse da solo non avrei preso in considerazione. Credo che il suo piacere di conoscere, mi ha trasferito quel senso di libertà e di Pace, che Garlando nel suo bellissimo libro ha voluto raccontare ai bambini palermitani ed italiani tutti.
Vi ricordo come di consueto che per leggere la trama del libro, dovrete andare sulla pagina Libri di Pace.

mercoledì 12 dicembre 2012

Foto di Pace e Aforismi di Pace...

Cari lettori oggi per voi come ogni mercoledì aforismi di Pace che quest'oggi è dedicato a Bertolt Brecht, che spesso ha espresso in poesie e scritti, ciò che pensava contro la guerra e in difesa della Pace.
Pubblichiamo inoltre una nuova Foto di Pace, recuperando la giornata di ieri, che ha visto nuovi aggiornamenti, questa volta voluti da noi per rendere più efficiente e più veloce la navigazione nel sito.
Cogliamo occasione per ringraziarvi anche del fatto che stiamo quasi per raggiungere i 10 mila visitatori ed è anche merito vostro se il nostro blog Pace e Non Violenza ha raggiunto questo traguardo nel giro di pochi anni. E noi dal canto nostro non possiamo che dirvi un forte e caloroso GRAZIE.

giovedì 6 dicembre 2012

Una nuova guerra...ma di carettere civile...

Cari lettori, come ben sapete in questi giorni l'Egitto è devastato da tremendi scontri che stanno mettendo a ferro e fuoco le città egiziane. I manifestanti scesi in piazza dopo le elezioni nei quali scelsero un nuovo leader che aveva promesso la democrazia, dopo anni di regime di Mubarak, si ritrovano a manifestore contro chi in questi mesi sta continuando la politica del vecchio governo che non era certo ben visto dal suo popolo. Ieri sono morti due ragazzi durante gli scontri.
Dunque noi speriamo che presto possa risolversi la situazione, prima che questa guerra civile possa trasformarsi in qualcosa di ancora più grave.

Il Giovedì è Libri di Pace...

Cari lettori, come ogni Giovedì per voi un Libro che parla di Pace. Quest'oggi vogliamo regalarvi un libro che è stato numero uno in classifica tra i libri più venduti negli anni scorsi e che ci ha regalato momenti di Pace e di felicità nei territori afghani devastati da una guerra tremenda. Il libro di oggi è IL CACCIATORE DI AQUILONI di Khaled Hosseini per leggerne i dettagli andate nella Pagina libri di Pace.

Recuperiamo una foto diPace...

Cari lettori, sempre a causa dei problemi del server, che vi abbiamo detto nel post precedente in merito al recupero di un'Aforisma di Pace, lo facciamo anche adesso con Foto di Pace che come di consueto è il Martedì. 
Già Lunedì scorso vi abbiamo regalato una foto di Pace, relativa alla settimana precendente, promettendovi di aver messo una foto come di consueto il Martedì, ma se in un primo momento i problemi al server erano stati risolti, si sono ripresentati nuovamente. Ci dispiace ancora, ma ecco per voi una foto di Pace, che troverete in Foto di Pace.
La foto che vogliamo regalarvi oggi è un'immagine che rapprensenta Papa Giovanni Paolo II che spesso durante il suo pontificato ha espresso parole di Pace. La foto, ovviamente la troverete nella Pagina Foto di Pace. 
Grazie ancora a tutti voi che ci seguite numerosi.  

Nuovi Aforismi di Pace...

Cari lettori, in questi giorni abbiamo avuto problemi con il server e non abbiamo potuto aggiornare blog, am eccoci di nuovo e recuperiamo il tempo perduto, regalandovi un'Aforisma di Pace che di consueto è il mercoledì. Ci scusiamo per questa mancanza, ma recuperiamo oggi.
Nella Pagina Aforismi di Pace troverete un nuovo Aforisma, che oggi affidiamo alle parole di Hermann Hesse.
Grazie, continuate a seguirci.

lunedì 3 dicembre 2012

Foto di Pace...Recupero di Martedì scorso...

Cari lettori, eccoci qui di nuovo con  Foto di Pace, che esclusivamente di lunedì abbiamo aggiornato per voi, per recuperare e per chiedervi scusa, dato che la settimana scorsa abbiamo provveduto ad aggiornare il blog e renderlo più accessibile a tutti. Dunque oggi vi diamo la possibilità di poter commentare una nuova Foto di Pace e dirvi che ne pubblicheremo una anche domani, come ogni martedì. cogliamo occasione per dirvi che mercoledì torna Aforismi di Pace e che giovedì tornerà Libri di Pace. Continuate a seguirci numerosi.

Spiragli di Pace...sotto le ali dell'Onu

La tregua firmata la settimana scorsa tra Israele e Palestina, sembra durare e forse, ma teniamo i piedi puntati, possiamo dire che il processo di Pace è stato avviato. La Palestina è stata accolta dall'ONU come Paese osservatore e dopo che Stati Uniti e altri 8 Stati hanno detto no, e dopo che Netanyahu ha avviato la concessione per costruire alloggi per gli israeliani in terra di Israele, sembrava che tutto dovesse finire, che ogni accordo sarebbe saltato. Ma così non è stato e questo non può che essere piacevole. Dal canto loro, i palestinesi, nelle parole di Abu Mazen, si dichiarano già stato, e questa identità popolore non può che far piacere e fa ben sperare per la democrazia. Ovviamente, non si può parlare di Palestina come Stato, perchè sappiamo bene che le procedure sono molto più lunghe di quanto possa sembrare, e il fatto che è stato preso in considerazione il riconoscimento della Palestina come Osservatore, con potenzialità di diventare Stato, fa ben sperare per il difficile momento di tensione che si vive in questi giorni, dove nonostante il silenzio dei crepitii delle armi, si ha la paura che possa presto succedere un'attentato inaspettato. Ma noi siamo ben consapevole che questo non avverrà se entrambe gli Stati rispetti gli accordi stabiliti la settimana scorsa. Sappiamo che è presto parlare di Pace duratura, ma vogliamo ben sperare che questa tregua possa almeno durare e che le speranze di Pace possano davvero concretizzarsi.

mercoledì 21 novembre 2012

E' ora di Pace a Gaza...

In queste ore si parla tanto di tregua nella Striscia di Gaza, dopo che in questi giorni a Il Cairo sono riuniti i Capi di Stato della Commissione di Sicurezza, che hanno accolto la richiesta di tregua dettata dal Capo di Stato egiziano. Ma purtroppo non è stata ancora ufficializzata ed applicato in quanto nelle ultime ore sono stati sventati numerosi attacchi che hanno scombinato gli accordi di Pace e dunque ci ritroviamo ancora a sperare che la Pace possa arrivare al più presto. Forse la tregua che tutti auspichiamo in queste ore non sarà definitiva, ma almeno speriamo che possa diventare una strada percorribile e di carattere più duraturo.
Affinchè venga portato il processo di Pace a Gaza, credo che il nostro sostegno debba essere imparziale, dunque a favore sia di Israeliani e Palestinesi, che possano trovare loro la Pace e la fratellanza che tutti auspicano. Questo perché, non vogliamo che vengano prese le parti di uun popolo piuttosto che un altro, come sta avvendo in questi giorni su Facebook, dove tutti una lettera con il loro nome, inviata da una sorella di una vittima palestinese. Non ci piace, questa presa di posizione, perchè pensiamo che ogni vittima Israeliana o Palestinese, civile o militare, che sia deve essere commerrato e dobbiamo sostenere la Pace nella Striscia di Gaza, a prescindere dagli ideali politici, ma tenendo conto del buon senso e considerando la Pace un diritto comune per tutti. La Pace a Gaza come senso di responsabilità, come valore democratico, sono 4 anni che sul mio Blog parlo a sostegno della Pace a Gaza, e venivo preso per pazzo quando sembrava un sogno la PACE. L'ho fatto senza mai schierarmi con palestinesi o israeliani, ma cercando di essere imparziale, in difesa dei valori di Pace affinché venga rispettato il principio di uguaglianza. Sono tutti capaci a salire su una barca di cui non si conosce l'equipaggio, ed io oggi qui mi dichiaro in favore della PACE tra Israeliani e Palestinesi tutti, affinché gli venga riconosciuta pari dignità. La PACE prima di tutto, sperando che oggi possa finire la guerra a Gaza e possano cessare anche tutte le guerre dimenticate. Ora non so se questa tregua sarà duratura, ma spero che possa essere un inizio verso il processo di Pace. La Pace falla girare...

E il Mercoledì è...Aforismi di Pace

E come di consueto, cari lettori, vi regaliamo un Aforisma di Pace di grandi uomini e donne di cultura, che hanno espresso il loro sentimento di Pace. L'aforisma di oggi è di Martin Luther King, che come sappiamo si è battuto per i diritti dei neri in America. Noi più volte abbiamo dedicato a Lòuther King uno spazio, perchè ha vissuto la sua vita in Pace, Non Violenza, fratellanza ed uguaglianza. Per visualizzare la frase di oggi andate sulla pagina Aforismi di Pace.

Foto di Pace...Esclusiva il Mercoledì

Cari lettori, ecco per voi una nuova foto nella nostra pagine Foto di Pace. Oggi esclusivamente di mercoledì, a causa di un aggiornamento del blog. La nuova foto di Pace la trovate di consueto nella pagina Foto di Pace. La foto di oggi è disegno sulla Pace vista con gli occhi dei bambini. 

lunedì 19 novembre 2012

Incontri di Pace...Due Nobel per la Pace a confronto. Obama incontra Aung San Suu Kyi

E' di oggi la notizia che il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, Premio Nobel per la Pace nel 2009, è in visita ufficiale in Birmania per incontrare Aung San Suu Kyi capo di governo e Nobel per la Pace nel 1991, che restò fino al 2011 in carcere dopo che il regime birmano la identificò come dissidente. L'incontro di oggi, avvenuto nella casa birmana di Aung San Suu Kyi ha il sapore di riverlarsi importante per il diffodersi della Pace e dei valori democratici. Obama felice di questo incontro ha detto: "Scopo della visita è sostenere la Birminia nel percorrere il suo cammino verso la democrazia." Obama ha aggiunto inoltrer che l'elezione di Aung come presidente birmana, ha un ruolo chiave nello sviluppo della Birmania.
Dunque, noi non possiamo che essere contenti di questo incontro e ci affianchiamo anche noi al Presidente Barack Obama, sostenendo con forza Aung San Suu Kyi e il suo processo di democrazia con la speranza che il suo esempio possa essere di riferimento per molti in favore verso la Pace.

Notizie di Pace...Andremo avanti così...

Cari lettori, per darvi la possibilità di seguirci con più facilità vi diamo un programma di quella che sarà la nostra settimana di Pace, a partire da Lunedì e finire con la Domenica. I giorni di Pace saranno così:

Lunedì: Poesie contro la guerra
Martedì: Foto di Pace
Mercoledì: Aforismi di Pace
Giovedì: Libri di Pace
Venerdì: Storie di Pace
Sabato: Pensieri di Pace
Domenica: Eventi di Pace

Vi ricordiamo inoltre che l'ordine dei giorni potrà variare a seconda delle esigenze e gli avvenimenti di Pace che possono richiedere particolare attenzione. Vi ricordiamo inoltre che presto attiveremo due nuove pagine a partire da dicembre e saranno: Interviste di Pace, che sarà un'opportunità per conoscere i protagonisti di Pace per capire come vivono la loro vita di Pace e Non Violenza, e sarà aggiornata una volta al mese. Inoltre vedrà la luce Video di Pace che, troverà spazio ogni qual volta lo riteniamo opportuno e sentiamo il bisogno di condividere la Pace attraverso canzoni, discorsi e letture che ci evocheranno emozioni di Pace.
Ringraziandovi ancora per quanti ci seguono con entusiasmo vi diciamo grazie, con la speranza che continuerete a seguirci per diffondere insieme il messaggio di Pace.


Con il pensiero a Gaza....

E' di poche ore fa, l'ennisima spiacevole notizia di una strage nella Striscia di Gaza e questa volta, purtroppo, a farne le spese sono per lo più bambini. Una strage annunciata, dopo che nei giorni scorsi ci sono stati numerosi attacchi a colpi di razzi e autobomba che continuano a spezzare inguistamente vite. Quella di oggi è l'ennesima strage, forse evitabile forse no, che viene a documentarci un nuovo giorno di dolore, proprio quando erano attesi a Il Cairo, Netanyahu capo di governo israeliano e Ban Ki-moon segratario ONU per definire un nuovo accordo per ristabilire la Pace nella striscia di Gaza. Inoltre è atteso in questo ore anche Tony Blair ex Primo Ministro del Regno Unito ed ora inviato per la pace nel Medio Oriente come membro del Quartetto per il Medio Oriente, del quale fanno parte anche Ban Ki-moon (Segretario ONU), Catherine Ashton (Alto Responsabile per la Politica Estera e di Sicurezza Comune, commissaria UE), Sergei Lavrov (Ministro degli Esteri Russia) e Hillary Clinton (Segretario di Stato USA), per discutere sul conflitto israelo-palestinese e definire nuovi accordi di Pace con la speranza che possa avvenire al più presto.
Non sappiamo con certezza se oggi verrà trovato un accordo definitivo e se saranno azioni concrete per dire basta a questo conflitto che dura da tanti anni, ma crediamo fermamente che questi incontri, possono essere una base concreta per portare finalmente la tanto sperata Pace.

venerdì 16 novembre 2012

La guerra infinita...Nuovi attacchi nella Striscia sdi Gaza

E' di alcuni giorni fa la notizia di un'attacco avvenuto nella Striscia di Gaza a uno dei maggiori esponenti di Hamas e, purtroppo, nelle ore successive non sono mancate le continue risposte a colpi di missili e bombardamenti che stanno devastando ormai da molti anni la Striscia di Gaza. E' impensabile che due popoli, Palestinesi e Israeliani, continuino i loro scontri bellici senza riuscire a trovare un'accordo di Pace per stabilire una convivenza pacifica e democratica. In questo senso si sono spesso interrogate le istituzioni governative internazionali, come ONU e NATO, che in un modo o nell'altro hanno tentato di portare la Pace in questa terra devastata dalla guerra. 
La storia di guerra tra Palestinesi e Israeliani ha dissapori che si radicano nella notte dei tempi, ma in tempi recenti possiamo identificare una data di inizio che coincide in sommi capi con l'istituzione dello Stato di Israele, sorto sulle terre che un tempo erano occupate dal popolo Palestinese. Negli anni sono stati molti i tentativi di trovare accordi e compremessi per ovviare a questa situazione disastrosa di guerra, non per ultimo Obama che negli scorsi anni ha tentato di promuovere un tavolo di Pace insieme ai capi di Stato israeliani e palestinesi. 
Ovviamente in questo discorso che assumerebbe un'entità troppo lunga da poter espletare in un semplice post, ha visto il tentativo di portare la Pace attraverso numerosi Trattati e accordi che però con il tempo hanno perso di valore e la loro durata è svanita sotto i bombardamenti.
Noi non vogliamo schierarci con nessuno dei due popoli, perchè non sarebbe giusto prendere le difese di un popolo piuttosto che di un altro, ma vogliamo cercare di contemplare in silenzio questa situazione, tenendoci a precisare che il lungo processo di Pace deve essere costruito gradualmente e con strategie più innovative, perchè forse la strada da seguire non è questa e dunque, speriamo anzi crediamo, che un giorno finalmente questi scontri finiscono e possa finalmente regnare la Pace, perché ottenere la Pace è possibile, e nel ricordare il bellissimo libro che abbiamo voluto offrirvi ieri, "Una bottiglia nel mare di Gaza", vorremmo che il rapporto epistolare multimediale, tra la ragazza palestinese e il ragazzo israeliano, protagonisti del libro, possa essere un piccolo passo per avviare questo processo di Pace e considerando con forza, che ciò è davvero possibile.

giovedì 15 novembre 2012

Libri di Pace...Una bottiglia nel mare di Gaza

Buongiorno cari lettori, oggi è riattivata ufficialmente la pagina Libri di Pace che sarà aggiornata ogni giovedì. Ricordiamo che la pagina Libri di Pace è un momento di condivisione dove vi do la possibilità di poter conoscere e commentare insieme libri che abbiano un legame con la Pace e la Non Violenza. Come consueto nella pagina Libri di Pace, troverete un'immagine del libro e una sinossi che vi darà indicazioni più dettagliate sul libro che vi consiglio. Il libro di Pace che vogliamo consigliarvi oggi è "Una bottiglia nel mare di Gaza" di Valérie Zennati, una lettura commovente che viene consigliata ai bambini cercando di sensibilizzarsi alla questioni di guerra che purtroppo ogni giorno tormentano la Striscia di Gaza. "Una bottiglia nel mare di Gaza" è la storia di un storia epitostolare, trasposta nell'era multimediale, attraverso l'invio di e-mail, che avviene tra una ragazza palestinese e un ragazzo israeliano che condivivono la loro vita, interrogandosi sul perché i loro popoli da anni si contrastano in una tremenda guerra e cercando di capire se è possibile raggiungere la Pace. 
Valérie Zennati è un'autrice francese che scrive princinpalmente per libri per bambini e con il suo bellissimo libro "Una bottiglia nel mare di Gaza", dal quale nel 2012 è stato tratto il film del regista francese Thierry Binisti, che purtroppo è uscito solo in Francia, ci avvicina ad una realtà così lontana, ma in fondo così vicina che offre un messaggio di pace da poter costruire tutti insieme per spingere con forza i popoli palestinesi e israeliani verso un tavolo di Pace concreta. Ed è proprio da quel messaggio in quella bottiglia nel mare di Gaza che vorremo far partire il nostro grido di Pace, per fare in modo che un giorno la Pace possa finalmente concretizzarsi.
"Una bottiglia nel mare di Gaza" è un libro che ho letto con molto piacere e voglio consigliarlo a voi, così come ha fatto con me mio fratello che ha 11 anni e ha scelto e letto questo libro per portare nel suo piccolo un messaggio di Pace. Dunque, non resta mi resta che dire grazie a mio fratello e consigliandovi questo libro dirvi buona lettura.

martedì 13 novembre 2012

Una lettera da Cuba...Yoani Sanchez una blogger senza libertà o quasi...

Molte volte ci siamo chiesti se fa differenza l'esistenza di un governo non democratico con a capo esponenti di destra o di sinistra, e spesso siamo riusciti a darci una sola plausibile risposta, ovvero che qualunque sia l'ideale politico di appartenenza politica, un governo che si professa democratico che non rispetta i diritti umani e libertà fondamentali del suo popolo, non è un governo democratico. E' il caso di Cuba che abbiamo sempre ritenuto un paese libero, un paese democratico che ha ritrovato la libertà con l'ascesa di Ernesto "Che" Guevara e Fidel Castro, ma in questi anni non ci siamo resi conto che Fidel Castro e poi suo fratello per questione eriditaria, sono rimasti a governare Cuba per oltre 50 anni.
Dunque, ecco spiegato che Cuba, non è proprio una democrazia in termini reali e alcune libertà non sono riconosciute, ma con il nuovo che avanza, con la voglia di riscatto che hanno i cubani, con l'esigenza di cambiare e sentirsi uniti verso un nuovo e consapevole processo democratico, ecco che Cuba sta avviando un processo di cambiamento. Infatti nel mese scorso, dopo l'arresto di Yoani Sanchez, blogger dissidente, ma che dissedente non è, il governo ha varato una legge che permette ai cubani di poter espatriare liberamente senza dover trovare strategie per poter viaggiare liberamente.
Per spiegare meglio la questione, affidiamo la missione direttamente a Yoani Sanchez che in lettera pubblicata da "Internazionale" del 19 ottobre 2012, scrive così:
 "Per venti volte in cinque anni mi hanno negato il permesso di viaggiare. Ma avevo imparato a vivere nella mia reclusione insulare. Mi ero consolata dicendomi che, in fin dei conti, la materia prima della mia scrittura si trovava qui, nella realtà dell’isola, e che per me sarebbe stato molto duro separarmi anche solo per qualche settimana dalla mia famiglia. Erano frasi che mi ripetevo perché la frustrazione e l’indignazione per l’impossibilità di viaggiare non mi ferissero troppo.
Questa settimana è stata approvata una nuova legge sulla migrazione che entrerà in vigore il 13 gennaio 2013. A partire da quella data i cubani non avranno più bisogno di un permesso per uscire dal paese e non servirà neanche una lettera d’invito di uno straniero o di un parente emigrato. Una notizia che è stata accolta con gioia da milioni di cubani dentro e fuori dell’isola. Bisogna ancora provare nei fatti i limiti e la portata della nuova disposizione, perché sembra che il governo manterrà un filtro per i professionisti e i critici del sistema.
Nel frattempo sto già preparando la valigia. Mi dico che sarà possibile, che mi lasceranno viaggiare, che a gennaio riuscirò a prendere quell’aereo. Forse è solo un pensiero ottimistico. Tra pochi mesi lo saprò."
Yoani Sanchez  Traduzione di Francesca Rossetti Internazionale, numero 971, 19 ottobre 2012

Il Martedì è Foto di Pace

Buongiorno cari lettori, eccoci con le nostre consuete abitudini e con una nuova foto da condividere con voi.
La foto che abbiamo scelto oggi è una, anzi è la Foto emblema della Non Violenza. E' la foto del ragazzo cinese che nel 1989 durante la protesta studentesca in Piazza Tiananmen a Pechino, cerca di fermare i carrarmati che entrano in piazza per fermare la protesta. Voi direte che è scontato, ma invece oggi, secondo noi non è per niente scontata e ci sembra opportuno inserirla, per sentirci vicini alla protesta studentesca che continua senza sosta in Italia e non solo contro questi sistemi di governo che continuano a fare riforme e tassare senza parità sociale, colpendo e indebolendo sempre di più le classi sociali più disagiate.
Per vedere la foto, come di consuto, basta andare in Foto di Pace e lasciare il vostro commento.

giovedì 8 novembre 2012

Siria...No ad una guerra silenziosa...

Sono ormai mesi che la Siria è fortemento colpita in una guerra civile ingiusta che vede morire centinaia di uomini ogni giorno, sotto i colpi dell'esercito di stato che oppone resistenza alle proteste contro il regime di Assad. Tutto era nato come una protesta pacifica, quando molti Stati dell'Africa del nord e del Medio Oriente erano insorti contro il loro Capi di Stato che governavano incontrastati da anni, trasformando quelle che erano democrazie, in dittature silenziose.
Ma in Siria, la protesta è durata e sta durando più a lungo e ormai purtroppo non fa più notizia. Fonti ufficiali dicono che presto sono previste le dimissioni di Assad e il suo entourage, ma ci sembra impossibile che tutto possa avvenire autonomamente. Noi ci sentiamo in dovere di difendere tutti coloro che ogni giorno muoino per combattere il regime, con la speranza che presto intervenga l'ONU e che si possa dire una volta per tutte basta a questa ingiusta guerra, per evitare che possa diventare una delle tante guerre dimenticate che si combattono nel mondo e delle quali non si parla mai.

Nozze gay...La Francia dice SI

E' di questi giorni la notizia che Hollande e il suo governo, hanno avviato il processo di apertura alle nozze per le coppie gay, che potranno godere anche dell'adozione. Secondo le fonti ufficiali il matrimonio sarà possibile già dal 2013 e si tratta di un'apertura epocale che cambia la storia della Francia e non solo. 
Ci siamo chiesti se sia giusto o sbagliato sostenere le nozze delle coppie gay e la consenguente adozione di bambini, e ci siamo sempre interoggati sul fatto che potesse essere una violazione dei principi morali.
Noi non possiamo che essere felici di questa straordinaria apertura di Hollande e della Francia, che in questo momento e divisa e non credo possibile tutto ciò, ma quello che più importa è che vengano garantiti i diritti umani e sia rispettato il dovere sociale a tutti. Quindi, questo piccolo passo è segno che se c'è la volontà di uomini coraggiosi il mondo può cambiare, e che si può dire basta alle discrisciminazioni di razza, sesso, etnia religiosa. E' un passo importante che noi condividiamo perchè è segno di apertura democratica e non ci che augurare a tutti le coppie gay che usufruiranno di questa legge, il nostro più caloroso sentimento di Pace.

mercoledì 7 novembre 2012

Novità di Pace...Da Dicembre la NUOVA pagina Interviste di Pace...

Cari lettori tra le tante novità che vi attendono per il 2013, ci sarà anche l'apertura di una nuova pagina. La pagina che verrà inaugurata nel mese di dicembre, che si chiamerà Interviste di Pace, sarà aggiornata una volta al mese e potrete leggere le interviste che effettueremo a uomini e donne che vivono per la Pace. Ancora non so dirvi con certezza se riusciremo a fare interviste a pezzi da 90, ma vi daremo l'opportunità di conoscere Storie di Pace, anche di persone che non conoscete. Lo faremo attraverso le loro parole, la loro vita e il loro messaggio di Pace.
Dunque, lettori cari che ci seguite sempre con tanto entusiasmo, non temete, e sapremo ripagarvi come meritate, perchè se Pace e Non Violenza è sempre attivo e in grado di aggiornarsi e anche grazie al vostro sostegno giornaliero.
Seguiteci e godetevi la Pace

Novità di Pace...Nuovi post per rendere più vivace il Blog

Cari lettori come avete visto in questi ultimi giorni, per rendere più vivaci i post e per darvi il gusto di leggerli con più piacere, abbiamo inserito le immagini attinenti al post che scriviamo. Ecco questa è una delle tante novità che troverete nel Blog. Le foto inserite nei post saranno il valore aggiunto alla Pace, il nostro sostegno alla Pace. Dunque, siccome sono amente della fotografia perchè con la sua spontaneità riesce ad emozionare esprimendosi con sincerità, voglio trasmettervi le mie stesse emozione per sostenere la Pace. Buona giornata cari lettori, continuate a seguire e leggere Pace e Non Violenza. Buona Pace, buona Democrazia... 

Aforisimi di Pace...Grandi autori scrivono per la pace. Ogni Mercoledì nella pagina Aforismi di Pace

Buongiorno cari lettori, oggi come ogni mercoledì vi regaleremo aforismi di Pace di grandi uomini che hanno fatto la storia. Gli Aforismi di Pace li troverete nella pagina dedicata. Oggi per dare il benvenuto a questa rubrica che torniamo ad aggiornare come un tempo, ve ne regaliamo 2. Vi regaliamo un pensiero, o meglio un estratto dallo strepitoso libro Nati due volte di Giueseppe Pontiggiache parla di Diversità e dunque di Pace. Il secondo pensiero invece che vi regaliamo oggi è un pensiero di Pace scritto da Pablo Neruda, che citando i poeti li paragona alla farina e al pane che è il simbolo di Pace nella ideale di Cristo, come rivoluzionario e portatore di Pace.

Obama confermato...Un piccolo passo per un uomo, un grande passo per la democrazia...

Ebbene si! L'Election Day negli Stati Uniti, si è consumato ed Obama è stato riconfermato come Presidente. Quello che noi prospettava, dunque si è avverato e non può che farci piacere. Obama con la sua rielezione ha dimostrato che il sogno americano è possibile. E' possibile perchè gli americani, hanno creduto in lui e nei suoi valori.
Dunque, Obama ha la possibilità di dimostrare che tutto quello che ha costruito è stato apprezzato e che la democrazia può diventare un valore fondamentale da non sottovalutare e i suoi ideali sani di Pace, libertà e rispetto di dei diritti umani e dei doveri sociali, possono avviare un nuovo processo di democratizzazione negli Usa, ma non solo perchè è proprio da queste elezioni presidenziali statunitensi che tutti noi dobbiamo continuare a tenere viva la speranza che la democrazia è possibile.
Certo, non possiamo dire con certezza come saranno i prossimi quattro anni di governo di Obama, quale sarà la sua politica o quali ostacoli incontrerà, ma sostiene che il cambiamento è corso, perchè è cominciato nel 2008 e continuerà fino al 2016. E dopo, cosa sceglieranno gli americani? La domanda che poniamo, anche se prematuramente, è questa perchè ci chiediamo se dopo questi otto anni di governo di Obama, pimo presidente nero della storia americana, avranno acquisito la concezione che la democrazia è possibile e che le possibilità di vivere una vita serena nel segno della Pace, siano uguali per tutti, senza distinzioni. 
Oggi è l'inizio di un nuovo periodo di democrazia, un nuovo governo di Obama, e non possiamo che augurare il nostro più sincero sentimento di Pace. Buona democrazia agli americani e tutti coloro che la sostengono e la difendono attraverso sani valori. Buona democrazia!

martedì 6 novembre 2012

Martedì Foto di Pace....

Eccoci qui con le nostre consuete rubriche, il martedì inseriremo foto che riguardano la Pace e i suoi valori, per visualizzarle basta andare nella pagina Foto di Pace. Se volete inviarci o segnalarci foto potrete farlo tramite Twitter o scrivendo nel blog, commentando questo post. Sosteniamo la pace.
Ecco per voi la nuova foto di oggi...per vederla più grande e per vedere le altre andate sulla pagina Foto di Pace...

Election Day Usa...un nuovo passo verso la democrazia...

Oggi negli Stati Uniti è un giorno davvero importante, perchè saranno presto decise le sorti del nuovo presidente americano. Il confronto è duro e tra Obama e Romney, secondo i sondaggi non c'è mai stato un vero vincitore. Quale sarà il destino degli Stati Uniti e di conseguenza del futuro mondiale non lo sappiamo ancora con certezza, ma crediamo che se sosteniamo con fermezza quei valori democratici per i quali ci siamo sempre battuti, allora possiamo credere in conferme di Obama, ma il suo avversario repubblicano Mitt Romney sembra un chiodo duro da scacciare.
Obama presidente uscente degli Usa è ha attuato una politica nuova, democratica e civile per favorire il popolo tutto. Ci siamo stupito tutti nel 2008 quando fu il primo presidente nero della storia degli Stati Uniti, ed è sempre stato sotto l'assedio delle critiche di tutti che non credevano in lui e nell'ideale del sogno americano, per quali grandi uomini e donne come Martin Luther King, Malcom X, Rosa Parks e tanti altri si sono battuti per fare in modo che ciò si stato possibile. 
Abbiamo visto come fu accolta l'assegnazione del Premio Nobel per la Pace, quando fu appena eletto presidente, e pensavamo che non era giusto, perchè forse prematuro.
Oggi continuiamo a sostenere Obama affinchè continui la sua politica democratica e con valori di pace, sostenuti dal fatto che presto l'America si ritirerà da ogni conflitto bellico. Obama questo piccolo passo lo ha fatto e nel silenzio delle critiche sta continuando a farlo, oggi, più di prima noi sosteniamo Obama e confidiamo nel popolo americano, che ha sempre mostrato il suo entusiasmo nei confronti di Barack.
Oggi negli Stati Uniti si vota, noi non potendo votare, sosteniamo la Pace e la Democrazia...

venerdì 26 ottobre 2012

Ciao fratello...caro il prezzo che ci toccherà pagare...

Nella giornata di ieri, è morto ancora una volta un militare italiano, in un attentanto avvenuto in Afghanistan. Il ragazzo di 24 anni, di cui non vi diremo il nome per il rispetto della privacy e della dignità, è morto in Afghanistan, dopo le gravi ferite riportate in uno scontro a fuoco avvenuto contro un blindato dell'esercito italiano impegnato nella guerra afghana da ormai 11 anni. 
Il nostro fratello alpino, oggi voglio chiamarlo così fratello, perchè anche se ho sempre detto che i militari non vanno in missione di Pace, ma in guerra, oggi di fronte al silenzio e al cordoglio per la sua morte lo considero un fratello che si è sacrificato ingiustamente, soggiogato dalle inconcepibili dinamiche di guerra che il nostro Paese, con i suoi politici di destra o sinistra che siano, stanno portando avanti senza tregua, da quel terribile 11 settembre che costò il crollo delle Terri Gemelle a New York e la morte di migliaia di persone, che comportò il conseguente armamento per avviare una guerra senza motivi che tra civili e militari impegnati, perdono a migliaia la vita. Il numero dei morti è imprecisato e nemmeno gli esperti conoscono a fondo i numeri, ma quello che sappiamo con certezza è che oggi abbiamo perso un fratello, l'ennisimo in una guerra senza fine.
Allora noi ci chiediamo, sempre più con insistenza e senza criticare nessuno, ma esponendo un libero pensiero democratico, quanti altri fratelli dovranno essere sacrificati? Qual'è il prezzo che dobbiamo pagare? Quando finirà tutto questo squallore?
A queste domande, forse, ora non c'è risposta, ma vorremmo che almeno i politici italiani, dopo la morte di un nostro fratello, possano riflettere una volta per tutte, proprio ora che si avvicina il 4 novembre, giornata delle forze armate. Vogliamo che i nostri politici dicessero basta a questa assurda guerra e a tutte le guerre in cui nostri fratelli sono impegnati mediante fittizie missioni di pace. Vogliamo che non vengano più sacrificati fratelli per una guerra ingiusta, che noi non vogliamo e che non vogliamo sia fatta nel nostro nome. Mai più guerre e sacrifici ingiusti.

giovedì 25 ottobre 2012

Nobel per la Pace all'Unione Europea

Quest'anno il Nobel per la pace è stato assegnato all'Unione Europea, elogiandone l'impegno per essere stata in grado di garantire 60 anni di Pace nei valori e nei rapporti costituiti tra i suoi stati membri. Ora per quanto apprezziamo che il Premio Nobel per la Pace ha un suon valore, vogliamo interrogarci sul fatto che forse debba tener conto di tutti quei valori che ne determinano il loro consegiumento, ci si chiede perchè attribuire il Nobel all'Unione Europea. Va bene, che è riuscita a mantenere la Pace nei suoi confini, ma forse non si sono resi conto che un istituzione debba garantire la Pace comunque sia se nei suoi confini interni e tra i suoi paesi membri, anche nei rapporti internazionli, cosa quest'ultima che non è stata fatta, in quanto sono state molte in queste ultimi anni le missini di guerra, e non di Pace come sostengono, cui hanno partecipato i Pesei UE.
Ma ora non vogliamo fare polemiche, perchè di fronte all'attribuzione di un Premio Nobel per la Pace, non possiamo fare altro che mostrare il nostro entusiasmo e il nostro compiacimento e ne siamo ben felici sempre, purchè la Pace non resti utopia, ma diventi concreta realtà da rispettare e consacrare come Valore di democrazia.

E' razzismo o c'è qualcosa altro dietro?

E' di domenica sera la notizia terribile che vede coinvolta una giovane ragazza Afro-Americana, vittima di atti vandalici e razzismo nei suoi confronti, mentre faceva jogging in un parco nella cittadina di Winnnsboro in Louisiana in cui vive. Dalle prime ricostruzioni sembre che un gruppo di uomini con i cappucci bianchi in testa, tipici del Ku Klux Klan, hanno aggredito la ragazza Afro-Americana e dopo averla cosparsa di liquido infiammante, le hanno dato fuoco e prima di scappare avrebbero lasciato le loro tracce sulla macchina della giovane, imbrattando con vernice rossa il loro simbolo KKK. La ragazza è stato soccorsa dalla polizia ed è stata ricoverata in condizioni gravissime in ospedale, ma nonostante tutto a chi l'ha soccorsa è riuscita a spiegare l'accaduto.
Il giorno successivo, dopo avere aperto le indagini, il capo della polizia di Winnsboro smentisce che tale atto possa essere stato compiuto dal Ku Klux Klan, e che dunque sia stata un folle gesto della ragazza stessa che ha compiuto tale gesto suicida per non ancora specificati motivi. La madre della giovane intervistata poche ore dopo, ha spiegato che Sharmeka è una ragazza tranquilla e che non ha mai avuto problemi o crisi depressive, come sostenuto dal commissario di polizia, dunque non si spiega perchè abbia compiuto questo folle gesto.
Si attendo sviluppi sulla vicenda, ma non sembra un gesto che possa fare a sola una ragazza, e poi sembra strano che questo atto sia stato compiuto a pochi giorni dalle Elezioni Presidenziali che avverranno il 4 novembre prossimo venturo. 
Cosa c'è dietro' Quale è il movente? Non siamo in grado di darvi una risposta perchè ancora non ci sono certezze sull'accaduto, ma vogliamo solo dirvi che per quanto sia possibile, noi chiediamo il rispetto della ragazza e che venga fatta luce su questa triste vicenda. Non siamo in grado di sapere se è vero ciò che è successo e se sia davvero coinvolto il Ku Klux Klan, ma vogliamo che sia fatta giustizia e che chiunque abbia compiuto questi gesto di razzismo, si possa dire basta una volta per tutte ad ogni forma di razzismo.

martedì 16 ottobre 2012

Riattivazione pagine

Buongiorno cari lettori, che ogni giorno seguite il blog PACE E NON VIOLENZA con grande entusiasmo, siamo lieti di annunciarvi che presto torneranno attive le nostre pagine con tante novità. Sicuramente tra queste quella più importante, ma non l'unica, sarà la pagina completamente dedicata a voi, dove vedrete pubblicati i vostri messaggi di PACE che inserirete sulle nostre pagine Facebook e Twitter. Dunque non esitate e continuate a seguirci, facciamo girare la PACE...

lunedì 8 ottobre 2012

Basta massacri in Siria...Stop the war...

Continuano senza tregua le rivolte in Siria contro il regime di Assad e allo stesso tempo continuano i massacri dell'esercito siriano per tentare di fermare le rivolte. E' intollerabile che ragazzi che protestano pacificamente da anni contro questo regime così duro ed ignorato dalla comunità internazionale che sostiene la Siria un paese democratico.
Sono ormai quasi due anni che i siriani, nel segno della Pace, si oppongono al regime di Assad e sono ormai quasi due anni che vengono massacrati ingiustamente, senza che nessuno intervenga. Ed è per questo che noi cerchiamo di suscitare l'attenzione della Comunità Internazionale e ancor più dell'Onu che dovrebbero intervenire a favore della popolazione siriana, continuamente lesa nei suoi diritti e nella sua dignità. 
Fino a ieri, fino a questa mattina, la città di Aleppo continua ad essere massacrata e distrutta da bombardamenti dell'esercito siriano, che debole nello spirito e nel cuore, si trova a dover sottostare ad ordini di un dittatore senza cuore, che non riuscendo a governare, sfrutta la sua debolezza per distruggere il suo popolo con l'unica orrenda arma che possiede, la guerra.
E allora noi vorremmo che al più presto intervenga qualcuno per garantire alla Siria la democrazia che merita, proteggendone i suoi diritti, la sua dignità e la sua forza, i suoi valori e i suoi principi, garantendo quella libertà che il popolo siriano merita, ma che ha perso da circa 5 anni, da quando Assad un dittattore, inizialmente accolto con entusiasmo sta distruggendo il suo popolo, senza un minimo di vergogna. 
Dunque, che l'Onu intervenga presto affinchè la difficile situazione siriana, venga risolta, affinchè non vengano screditati i valori sui quali l'onu fu fondata nel 1948.
Noi non ci stiamo, vogliamo la Pace in Siria, così come la Pace in tutti gli altri paesi, che vengono massacrati in guerra e non solo, insomma non vogliamo che la macchina distruttiva della guerra prenda il sopravvento, perchè la guerra non porta la democrazia, ne tantomeno i valori democratici. la Pace si porta con il dialogo e l'ascolto, con la libertà di pensiero, la libertà di parola e di espressione, con i valori democratici della cooperazione, della collaborazione e l'integrazione fra i popoli.

lunedì 1 ottobre 2012

Campagna Unicef "Vogliamo zero" per evitare la morte di 19000 bambini al giorno...

Ogni giorno muoiono 22.000 bambini per cause prevenibili. Vogliamo arrivare a zero.

Ogni giorno malattie come diarrea, polmonite, malnutrizione, morbillo, malaria, AIDS, causano la morte di migliaia di bambini. Bambini che vivono nelle zone più povere del mondo e restano indietro nella corsa per la vita.
L’UNICEF lavora per porre fine a queste morti, perché non c’è tragedia più grande della morte di un bambino.
Salvare le vite dei bambini è possibile, possiamo farlo con il tuo aiuto.



Basta un semplice gesto! Con un SMS al 45505 da cellulare TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce, Tiscali e Nòverca o chiamata allo stesso numero da rete fissa da Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, TeleTu e Tiscali è possibile donare 2 euro all’UNICEF e sostenere questa campagna. 

Con pochi euro si può fare la differenza nella vita di un bambino. Con 2 euro puoi vaccinare contro il morbillo 11 bambini. Con 2 euro puoi vaccinare contro la poliomielite 6 bambini” ha detto il Presidente Guerrera.

Modifiche di Pace

Eccoci di nuovo, presto torneremo, abbiamo avuto difficoltà nell'aggiornare il blog e non solo, c'è stata tanta amarezza per tutto quello che è successo in questi giorni e non abbiamo avuto il coraggio di raccontare. ma torneremo cari lettori, continuate a seguirci e darci il vostro sostegno di Pace.

La guerra infinita contro il terrorismo

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Dall’11 settembre al fallito attentato di Detroit, la storia in cinque atti di un conflitto sanguinoso. Che oggi ha nuovi scenari ma sempre le stesse vittime: le persone comuni.
Siamo ormai all’ottavo anno di un conflitto estenuante, più lungo della prima e della seconda guerra mondiale. Complesso, multidimensionale e polivalente come queste due guerre, è un conflitto a cui manca una narrazione. È caotico e difficile da definire. Ed è anche anonimo, cosa che non dovrebbe sorprenderci: poche guerre hanno avuto un nome mentre erano ancora in corso. Ma dopo l’ennesima settimana dominata dalle notizie di un nuovo allarme terrorismo – stavolta a causa di un giovane nigeriano, addestrato nello Yemen e legato ad Al-Qaeda, che ha cercato di far saltare in aria un aereo di linea statunitense – vale la pena di provare a fare un passo indietro per osservare lo svolgimento del conflitto nel suo complesso. Così potremmo provare a stabilire a che punto siamo e che cosa dobbiamo aspettarci dal futuro.
La guerra al terrorismo si può dividere in cinque atti. Il primo è cominciato con l’11 settembre 2001, subito seguito dalla guerra in Afghanistan. Il secondo è coinciso con il momento di calma relativa tra il 2002 e il 2003. In questo periodo ci sono stati degli attentati e i combattimenti in Afghanistan sono proseguiti, ma gli scenari apocalittici che molti avevano temuto non si sono realizzati.
Poi, con l’attacco all’Iraq, è arrivato il terzo atto, con un netto intensificarsi del conflitto, rimasto fino a quel momento relativamente circoscritto sia nella portata degli scontri sia nell’estensione geografica. In quel momento è sembrato che i pessimisti avessero ragione. Un’ondata di radicalismo ha contagiato il mondo islamico e, mentre l’Iraq precipitava nel caos, gli attentati si moltiplicavano in tutto il Medio Oriente. La violenza ha toccato anche l’Europa, con gli attentati in Spagna e Gran Bretagna. Allo stesso tempo si sono aggregati le divisioni tra le diverse comunità religiose, e il linguaggio dei politici e dei mezzi d’informazione si è fatto più aggressivo.
Quando i giovani delle metropoli francesi si sono ribellati si è parlato di un’intifada europea, mentre dopo la pubblicazione di vignette satiriche su Maometto in un quotidiano danese, nei paesi musulmani migliaia di persone sono scese in piazza per protestare. Sono stati i giorni più bui di tutto il conflitto.
Nel quarto atto, invece, la situazione è migliorata: perfino nel caos più drammatico alcuni elementi hanno preso una piega positiva. L’atteggiamento dell’opinione pubblica islamica, per esempio, è cambiato. Milioni di musulmani hanno cominciato a condannare gli attentati. Questo non significa che avessero dimenticato l’indignazione nei confronti degli Stati Uniti, di Israele e dell’occidente o che avessero accettato la globalizzazione. Quei musulmani avevano semplicemente smesso di considerare le tattiche di Al-Qaeda come armi legittime.
Uno degli esempi di questa trasformazione è arrivato dalla Giordania: prima degli attentati dl novembre 2005 ad Amman, secondo i sondaggi, quasi due terzi dei giordani condividevano le azioni di Osama bin Laden. Dopo gli attacchi, la quota era scesa al 24 per cento. Nel 2005 in Turchia i sostenitori di Bin Laden erano il 3 per cento, contro il 15 per cento di tre anni prima. La stessa cosa è avvenuta in Marocco, in Arabia Saudita e in Egitto: finché la violenza era lontana, astratta, le tattiche di Bin Laden si potevano condividere. Ma quando le persone hanno cominciato a veder morire i loro soldati, i poliziotti e i vicini di casa, la situazione è cambiata.
Nel 2007 si è registrato un certo miglioramento anche in Iraq. Quell’anno il presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha deciso di inviare nuove truppe, con un radicale cambiamento di strategia adottato proprio mentre erano in corso solo tre svolte cruciali. Innanzitutto, gli sciiti avevano conquistato con relativa facilità gran parte dello spazio, geografico e politico, che potevano sottrarre ai sunniti, e la guerra civile si stava esaurendo. In secondo luogo, i miliziani sciiti che avevano combattuto contro i sunniti e americani si erano fortemente indeboliti a causa di problemi di organizzazione e disciplina. Ma la svolta più significativa è stata la terza: le comunità sunnite si sono rivoltate contro i militanti affiliati ad Al-Qaeda.
Costrette a scegliere tra loro interessi e l’ideologia dell’organizzazione, le tribù hanno preferito i primi. In sostanza hanno rifiutato sia la libertà che gli americani cercavano di imporre con i carri armati sia la visione del mondo di Al-Qaeda, altrettanto estranea al contesto culturale locale. In Europa, una più rigorosa organizzazione dei servizi di sicurezza, una maggiore attenzione verso la complessità del problema, la crescente maturità del dibattito pubblico e la scelta del nuovo governo britannico, guidato fa Gordon Brown, di accantonare il linguaggio fortemente ideologizzato dell’era Blair hanno consolidato i progressi fatti.

L’ultimo atto

L’uscita dall’abisso in cui si era precipitati a metà decennio è stata lenta ma costante. E oggi, all’inizio del 2010, nel mondo musulmano il sostegno a Bin Laden non fa che diminuire, mentre in occidente la violenza, seppure ancora allarmante, non viene più percepita come una minaccia per l’esistenza della nostra società. Che succederà nel quinto atto? La prima risposta riguarda l’Afghanistan. Mentre l’attenzione si concentrava sui fronti secondari, i taliban hanno riconquistato vaste zone del paese. Con l’aumento delle truppe statunitensi, ci saranno nuovi combattimenti, ma il ritiro è previsto per il 2011. gli occidentali sono stanchi e vogliono, se non la pace, almeno un coinvolgimento meno impegnativo. Gli scontri dei prossimi mesi potrebbero essere l’ultimo sussulto del conflitto.
Oggi è possibile immaginare un futuro non troppo lontano in cui le notizie provenienti dai fronti della lotta al terrorismo non occuperanno più le prime pagine dei giornali ogni giorno. Sarà possibile, allora, dare un nome a questa guerra? In generale sono i vincitori a decidere come chiamare i conflitti. Ma in questo momento è difficile trovare chi possa rivendicare la vittoria. Al-Qaeda ha perso molti dei suoi leader e non ha ottenuto quasi nessuno dei suoi obiettivi. Il radicalismo islamico rimane un fenomeno disorganico, le masse musulmane non sono insorte, l’istituzione di un califfato non è imminente e l’occidente non sta è stato indebolito come Al-Qaeda sperava. Gli unici governi che sono stati rovesciati nel mondo islamico sono stati quelli deposti dalle potenze occidentali, e la crisi finanziaria ha fatto più danni all’economia globale dell’11 settembre e di tutti gli attentati dello scorso decennio. L’economia statunitense ha dimostrato grandi capacità di ripresa, e anche in Europa gli scenari più terribili non si sono avverati.
Tirando le somme, si può dire che le società e i sistemi politici occidentali supereranno quest’ondata di violenza radicale come hanno superato le precedenti. Del resto, neanche in Medio Oriente c’è stata la catastrofe pronostica da alcuni osservatori. Comunque è difficile sostenere che a vincere sia stato l’occidente. Le minacce rimangono, le cause profonde del terrorismo non sono state affrontate e i progressi ottenuti sono tutt’altro che solidi. Nel dicembre del 2004, dopo la rielezione di George W. Bush, la rivista ufficiale dei servizi segreti statunitensi prevedeva una duratura “prosecuzione del predominio americano”. Nel 2009 quegli stessi servizi hanno annunciato che gli Stati Uniti stanno perdendo potere in un mondo sempre più multipolare. Se questa è una vittoria, l’America non potrà permettersene altre.
Gli sconfitti di questa guerra non sono invece difficili da individuare. Si tratta tutte le persone che si sono trovate sotto il fuoco incrociato degli scontri: le vittime dell’11 settembre, di Londra e di Madrid, quelle delle violenze settarie di Baghdad, gli uomini e le donne uccisi in Afghanistan dai missili statunitensi e dai kamikaze. E poi le persone giustiziate da Al Zarqawi, quelle che si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato. Non sono gli sconfitti, però, a decidere che nome dare alle guerre. L’unica cosa che si può prevedere con una ragionevole certezza è che nessuno troverà presto un nome appropriato per questo conflitto in cinque atti ancora senza titolo.

Jason Burke

Giornalista “Observer”

Esperto terrorismo islamico

Campagna a sostegno dell'Unicef...Vogliamo zero...


giovedì 8 marzo 2012

Auguri di Pace a tutte le DONNE

Oggi vogliamo augurare a tutte le donne un augurio speciale dedicato interamente a loro, un augurio che va oltre semplici parole, oltre i messaggi d'amore sinceri. Il nostro vuole più che un augurio, un pensiero, una speranza per dare inizio ad una vita per le donne. Una vita dove tutte le DONNE vengano rispettate come meritano.
L'8 marzo 2012 vogliamo dedicarlo a Rossella e Agata e tutte le donne che in questo momento sono vittime di ingiustizie, violenze e discriminazioni. Lo dedichiamo a favore di tutte le donne africane che vengono violate della loro femminilità con vergognose mutilazioni commesse da Bestie che non rispettano i diritti umani e soprattutto delle donne. Lo dedichiamo a tutte le donne che come Aung San Suu Kyi si battono in difesa dei diritti umani nel rispetto dei valori democratici. Lo dedichiamo al ricordo di tutte le donne che hanno perso la vita sul posto di lavoro, che sono state brutalmente uccise e che non hanno avuto ancora giustizia. Lo dedichiamo a Sara, Yara, Chiara, Marta, Rachel con la speranza che avranno la giustizia e il riposo dignitoso che meritano.
AUGURI A TUTTE LE DONNE!!! AUGURI DI PACE!!!!

lunedì 5 marzo 2012

Rossella libera subito

Sabato la liberazione di Rossella Urru, la cooperante italiana rapita lo scorso ottobre in Algeria da un gruppo vicino Al Qaeda, sembrava cosa fatta dopo il popolo del web si era mosso in suo soccorso. Tutto sembrava finito, dopo l'appello lanciato da Fiorello via Twitter e via Skype, invece ieri è arrivata la smentita. Rossella non è più nelle mani dei terroristi che l'avevano rapita, ma purtroppo non possiamo considerarla libera. Sembra infatti che in cambio della liberazione di Rossella e del poliziotto mauritano, Al Qaeda ha chiesto la scarcerazione di un terrorista tuareg. Insomma dopo, il tanto clamore fatto, forse sembra che si è compiuto un passo indietro e che la tanto imminente liberazione non è vicina come sembra, anche se dovrebbe essere solo questione di ore o giorni. Tutti noi non facciamo altro che sperare e far sentire la nostra voce che fino ad ora ha dato i suoi frutti grazie al web. Crediamo che Rossella possa tornare libera al più presto e che possa tornare a fare il lavoro che ama e che l'ha contraddistinta.
ROSSELLA URRU LIBERA! E' questo il nostro grido che con forza continua a sussurrare nei cieli della libertà, a far sentire in nella terra della Pace, dove non esiste discriminazione, odio, violenza, guerre, ma dove solo l'amore è un gesto condiviso che può dare alla Pace il valore che merita.
ROSSELLA URRU LIBERA!

lunedì 27 febbraio 2012

Liberate Rossella!

Cari lettori come ben sapete il Blog è in fase di aggiornamento, ma di fronte alla mobilitazione che in queste ore è partita su Twitter grazie a Fiorello per la Liberazione di Rossella Urru, donna originaria della Sardegna di appena 29 anni che dopo essersi laureata in Cooperazione internazionale a Ravenna lavorava da due anni in Algeria come cooperante al Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli. Rossella è stata rapita la notte tra il 22 e il 23 ottobre 2011, quando nel campo profughi di Hassi Raduni, dove i rifugiati Saharawi da oltre 30 anni sono costretti all'esilio, hanno fatto irruzione uomini appartenenti ad Al Qaida nel Maghreb islamico, ossia la Jamat Tawhid Wal Jihad Fi Garbi Afriqqiya (Movimento Monoteista per il Jihad in Africa occidentale). Oltre a Rossella sono stati rapiti altri due colleghi spagnoli Enric Gonyalons e Ainhoa Fernandez de Rincón, che compaiono accanto a Rossella nel video diffuso da Al Qaida.
Per questo adesso è importante parlare, diffondere il più possibile la notizia di questa donna come non è mai stato fatto prima, la cui sorte preoccupa amici e familiari, conoscenti e colleghi. Dopo il fermo dei due marò in India il governo si è giustamente prodigato per risolvere la delicata questione, tant'è che oggi il ministro Terzi è partito alla volta dell'India. Alcune sedi istituzionali, come la Regione Lazio, ha esposto i loro volti chiedendone espressamente la liberazione. Forse sarebbe il caso che anche il volto di Rossella Urru trovasse un posto nei palazzi istituzionali, che il governo ne parlasse al apri di altri rapiti, per ricordare che anche questa ragazza di appena 29 anni esiste ed è probabilmente tenuta prigioniera in condizioni disumane.
E nel ringraziare Fiorello che ci ha dato modo di prendere in considerazione questo disperato appello ci uniamo vivamente e anche noi gridiamo: “ROSSELLA URRU LIBERA!”

lunedì 20 febbraio 2012

Work in Progress...Nuove Etichette e Nuova Pagina "Pensieri di Pace"

Cari Lettori, stiamo continuando a fare le dovute modifiche, pertanto vi informiamo che abbiamo ridemensionato le Etichette sulla Home Page che compaiono, accanto ai Post che pubblichiamo. Inoltre è stata attivata la pagina Pensieri di Pace dove potrete trovare i vostri Pensieri selezionati da Twitter e Facebook.
Insomma non temete, manca ancora poco e presto torneremo a far sentire chiaro il nostro MESSAGGIO di PACE...

venerdì 27 gennaio 2012

Stiamo lavorando per voi

Sono ancora in corso le modifiche al blog che presto vedrà la luce con una nuove veste. Eventi, Storie di Pace, Pensieri e Notizie e molto altro sul tema della Pace. Non temete, presto torneremo e sarà tutta un altra musica...di Pace...