Post di Pace...

domenica 1 settembre 2013

Siria: Una questione delicata!

In questi giorni abbiamo sentito, con maggiore insistenza, parlare di Siria e dei delicati e controversi fatti che stanno purtroppo accadendo in questi drammatici giorni. Sono ormai anni che il regime di Assad ha sconvolto in maniera tragica la situazione politico-sociale siriana, dove il popolo in rivolta, a volte pacifica, a volte no, si oppone ad oltranza contro la politica di Assad. Di contro, il capo di stato siriano, non vuole sentire ragione e per destabilizzare i "dissidenti" adotta strategie non del tutto democratiche così come dovrebbe essere. Infatti, non solo con non poca presunzione sostiene di non volersi dimettere, ma per far cessare questa rivolta, adotta armi chimiche che hanno causato in questi giorni centinaia di vittime e centinaia di feriti. Purtroppo però, ad incorniciare questo quadro, già dì per sé drammatico, si aggiunge l'ancora più drammatica decisione che dovrà prendere il presidente degli Usa Barack Obama, che ha palesato chiare intenzioni di guerra per porre fine al regime di Assad, spalleggiato da Inghilterra, che poi si è giustamente ritirata, e da Francia, Italia e Germania che sembrano però aver assunto un'atteggiamento di attesa per valutare con calma la decisione.
Ma come? Obama dichiara guerra? Come è possibile che un Premio Nobel per la Pace possa fare una cosa simile? Ebbene sembra essere proprio, proprio il primo Presidente afro-americano della storia usa sembra intenzionato a compiere tali atti di violenza, proprio lui che all'alba della sua prima elezione del 2008, gli è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace.
Ma ad oggi per fortuna, per coscienza o per sedare gli animi, sembra che Obama sia intenzionato ad accogliere la decisione del Consiglio della Sicurezza dell'ONU che, avrà il difficile compito di risolvere la controversa situazione siriana e che deve valutare come intervenire per risolvere questione. Obama sembra aver ripreso quella linea pacifista che lo sta differenziando dagli altri presidenti USA. Le altre nazioni, gli altri capi di governo attendono la decisione ONU, sperando che non si arrivi ad un terribile conflitto.
Dunque, con la speranza che ciò non avvenga, attendiamo tutti questa decisione affinché, seppur un po' utopico, sia risolto con soluzioni di Pace.

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