IRAN: "Bella Ciao" cantata in farsi diventa l'inno della rivolta...
"Bella Ciao", la canzone-simbolo dei partigiani italiani è arrivata in Iran ed è diventata l'inno dei riformisti che si oppongono ad Ahmadinejad.In un video diffuso su Youtube, infatti, la canzone è cantata in italiano, con sottotitoli in farsi e in inglese. Ad accompare le parole, le immagini della rivolta, degli scontri, dei caduti e delle proteste in tutto il mondo. Alcune foto sono di Neda, la ragazza uccisa il 20 giugno, dopo le elezioni, e diventata il simbolo della rivolta dei riformisti contro il regime del presidente Ahmadinejad, accusato di aver ottenuto la rielezione grazie ai brogli elettorali.Intanto ieri a Teheran, davanti al tribunale rivoluzionario, si è aperto il primo processo ai manifestanti che hanno partecipato alle proteste e che sono stati arrestati in massa. Processo che vede sul banco degli imputati, un centinaio di persone, tra cui decine di alti funzionari, ex deputati ed ex ministri. Un fatto inedito dalla Rivoluzione islamica del 1979. Tra i capi di imputazione ci sono danneggiamento di edifici governativi e militari, rapporti con gruppi armati all'opposizione, cospirazione contro il sistema di governo e disturbo della quiete pubblica.
UN OMAGGIO A NEDA UCCISA DURANTE GLI SCONTRI AVVENUTI DOPO LE ELEZIONI POLITICHE DEL 20 GIUGNO 2009
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