Post di Pace...

venerdì 11 settembre 2009

UNO SPIRAGLIO PER IL DARFUR

Nella regione del Sudan le vittime delle violenze diminuiscono. Un'occasione per cercare le pace, con l'aiuto di Washington (e del grande Barack Obama)
La guerra in Darfur è davvero finita?
Se lo chiedono Rodolphe Adada e Martin Luther Agwai, i due più alti respnsabili, civili e militari, della missione delle Nazioni Unite-Unione africana in Darfur (UNAMID).
Entrambi stanno per lasciare i loro incarichi, è quindi questa domanda può sembrare una provacazione. Ma non è così. Da gennaio non ci sono più stati raid su vasta scala dell'esercito sudanese e dei suoi alleati, le milizie janjawid, e ci sono state più vittime innocenti nei combattimenti dl Sud Sudan che in Darfur, all'est del paese. Ma non si può ancora parlare di pace in Darfur, dove 2,7 milioni di persone vivono nei campi profughi. L'unico dato certo è che il livello di violenza pianificato dalle autorità sudanesi è molto diminuito nel corso degli ultimi anni, riducendosi a un "conflitto a bassa intensità".
Questo non allegerisce di certo le responsanbilità di chi, soprattutto fra il 2003 e il 2005, ha fatto terra bruciata nella regione, attraverso i raid delle truppe di Khartoum e dei loro alleati contro la popolazione civile. E la necessità di trovare una soluzione rapida per riportare la pace nella regione è ancora urgente. I due responsabili della Unamid hanno ragione a sottolineare la fine degli scontri, a condizione pèerò che questa constatazione conduca a seri sforzi negoziali. Alcune organizzazioni per la difesa dei diritti umani e molti responsabili politici, in particolare all'epoca dell'amministrazione Bush, hanno continuato ad affermare che in Darfur era in corso un genocidio. Un modo di presentare la situazione che è stato pubblicizzato da star internazionali, ma ha reso più difficili le trattative con Khartoum.
L'amministrazione Obama ha fatto una scelta diversa. Ha mandato in Sudan un inviato speciale, Scott Gration, che ha ripreso il dialogo con il governo e si è impegnato con i paesi della regione per riunificare le forze ribelli e foavorire negoziati unitari con Khartoum. Nel 2005, grazie alla pressione di Washington, era statoa trovata una soluzione al conflitto tra Nord e Sud Sudan, e le diverse fazioni avevano firmato uno storico accordo di pace.
La speranza è che, con l'aiuto degli Stati Uniti, in Darfur si possa arrivare ad una pace stabile.
Da "Le Monde" quotidiano francese
LOTTIAMO TUTTI INSIEME, PERCHè ANCHE IN DARFUR, POSSA RITORNARE LA PACE

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